Monte Oddeu, Sardegna, 4 vie nuove

Negli ultimi mesi il Monte Oddeu (Dorgali, Nu) si è arricchito di 4 vie nuove. Si tratta di itinerari sui 200 metri circa interamente attrezzati a spit, all’insegna di una scalata plaisir su splendida roccia.

La parete est del Monte Oddeu si trova non lontano da Cala Gonone, in territorio di Dorgali. La sua storia alpinistica è iniziata quasi 40 anni fa, quando i finanzieri di Predazzo vi aprirono 3 vie. Successivamente, negli anni ottanta, Alessandro Gogna e Marco Bernardi lasciarono il segno con l’apertura del diedro della Coda dell’Angelo, sino all’VIII grado con mezzi tradizionali. Negli anni novanta fu un fiorire di vie a spit, iniziando dalla blasonata La mia Africa di Maurizio Oviglia e Cecilia Marchi, sino alle vie del triestino Paolo Pezzolato, del piacentino Eugenio Pinotti o a quelle più impegnative del bolognese Lorenzo Nadali.

Dopo un periodo di quiete il Monte Oddeu è tornato a far parlare di sé con l’apertura di diverse vie “facili” ad opera della cordata cagliaritana Corrado Pibiri e Fabio Erriu. I due, già molto attivi sulle vicine pareti del Bruncu Nieddu e di Surtana, hanno cominciato aprendo “Codina di Topo” (prossima allo spigolo N), per proseguire negli ultimi mesi con la bella Tre tazze di tè, 200 m 6b max e la più difficile Alfredo, Alfredo, 200 m, 7a, liberata da Roberto Vigiani in occasione della prima ripetizione. Entrambe le vie presentano un obbligatorio intorno al 6a e spittatura ravvicinata.

In primavera Maurizio Oviglia è tornato su questa parete per aprire la sua quarta via. A quasi vent’anni dall’apertura de La mia Africa, è salito proprio alla sua sinistra tracciando La nostra svizzera, 200 m sino al 6c (6a+ obbligatorio). Per l’occasione, oltre alla sua compagna Cecilia Marchi, era della partita anche il piacentino Eugenio Pinotti, già autore di Compagni di Viaggio, forse la più ripetuta della parete. La via è stata liberata da Cecilia Marchi e Maurizio Oviglia e conta già numerose ripetizioni, che ne hanno confermato la bellezza. La chiodatura, interamente a spit, è un poco più ravvicinata rispetto alla Mia Africa, mentre le difficoltà sono leggermente inferiori ma continue tra il 6a+ ed il 6c.

Infine, i tedeschi Jo Bassier e Michi Schaefer hanno nei giorni scorsi ultimato il loro progetto Appointment with the beer, iniziato nel 2008/2009 e lasciato a metà. Anche in questo caso circa 200 metri con difficoltà sino al 6c+ su 7 tiri, questa volta appena a destra della Mia Africa.

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